Carpisti di serie A o di serie B?
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Carpisti di serie A o di serie B?
Ragazzi, su "pescare carpfishing" n° 82 del mese di dicembre di quest'anno c'è un'articolo a mio avviso decisamente interessante ed importante.
Andrea Coroi ha scritto queste parole all'interno del suo articolo, le riporto qui in modo d'aprire una discussione di tutto rispetto e d'interesse.
Ultimamente, nei forum e sulla stampa specializzata, si è diffusa un'antipatica diatriba tra carpisti "estremi" e quelli che frequentano imperterriti le cave a pagamento, classificando i primi come carpisti serie A e i secondi di serie B.
Questa discussione che a mio parere lascia davvero il tempo che trova, va ad intaccare la libertà di ogni persona che sceglie serenamente ciò che più lo stimola e lo appaga, e chiede di fare i conti con le proprie possibilità di tempo,familiari e fisiche.
Premetto che non amo la cava a pagamento (anche se devo ammettere che quando ci sono stato mi sono sempre divertito) ma non per questo mi permetto di giudicare chi frequenta anche perché, a dire la verità , se dovessi considerarmi un tipo davvero estremo avrei scelto un altro tipo di sport, perché diciamoci le cose come stanno,il carpfishing per quanto lo si voglia estremizzare, di sport "vero e duro" ha ben poco!
Quindi, premesso che ognuno è libero di fare ciò che più gli piace, personalmente prediligo cercare nuove emozioni nelle pescate in luoghi nuovi, poco frequentati o particolarmente impegnativi dove è possibile, se non probabile, inconveniente mette quel pizzico in più di adrenalina di cui ho bisogno in questo periodo della mia vita.
L'unica cosa che non accetto dei laghi a pagamento, e mi permetto di appuntarlo, è la malsana abitudine di alcuni gestori di procurarsi le carpe grosse acquistandole da bracconieri che depredano le nostre acque naturali (e sottolineo bracconieri non pescatori di professione e o allevamenti, che può piacere o non piacere, ma agiscono nella legalità); quando le carpe volanti non arrivano da carpisti che carpisti veri non sono...
Pur senza voler polemizzare a tutti i costi, non si può tacere però sull'atteggiamento di alcuni ragazzi (magari neppure tanto giovani...) che dopo aver catturato pesci di taglia in acque a pagamento, innegabilmente più facili sotto molti aspetti, pensano di essere diventati i migliori carpisti al mondo per poi scontrarsi con la dura realtà quando si trovano a confrontarsi con un grande lago o con la corrente di un fiume.
Nella pesca, come nella vita, ci vuole molta umiltà.
Sembra una frase fatta ma non si finisce mai di imparare ed è anche questo il bello.
Ora che sicuramente mi sono attirato anche qualche antipatia in più (ma, spero, anche la considerazione di quelli che hanno ben capito cosa intendo dire), torno al mio personale modo di interpretare la pesca.
E da qui Andrea continua il suo articolo molto interessante e semplice da capire.
Beh, tutto questo perché di discussioni sui comportamenti ne abbiamo postati parecchi e sempre ben dibattuti ma questo mi sembra ancora più stimolante e può portare a capire meglio l'etica e la disciplina che ci piace.
Concordo in tutto con quello che Andrea Coroi ha scritto e da parte mia non si è creata antipatia ma bensì tanta stima e soledarietà.
Voi carpisti che dite???
Andrea Coroi ha scritto queste parole all'interno del suo articolo, le riporto qui in modo d'aprire una discussione di tutto rispetto e d'interesse.
Ultimamente, nei forum e sulla stampa specializzata, si è diffusa un'antipatica diatriba tra carpisti "estremi" e quelli che frequentano imperterriti le cave a pagamento, classificando i primi come carpisti serie A e i secondi di serie B.
Questa discussione che a mio parere lascia davvero il tempo che trova, va ad intaccare la libertà di ogni persona che sceglie serenamente ciò che più lo stimola e lo appaga, e chiede di fare i conti con le proprie possibilità di tempo,familiari e fisiche.
Premetto che non amo la cava a pagamento (anche se devo ammettere che quando ci sono stato mi sono sempre divertito) ma non per questo mi permetto di giudicare chi frequenta anche perché, a dire la verità , se dovessi considerarmi un tipo davvero estremo avrei scelto un altro tipo di sport, perché diciamoci le cose come stanno,il carpfishing per quanto lo si voglia estremizzare, di sport "vero e duro" ha ben poco!
Quindi, premesso che ognuno è libero di fare ciò che più gli piace, personalmente prediligo cercare nuove emozioni nelle pescate in luoghi nuovi, poco frequentati o particolarmente impegnativi dove è possibile, se non probabile, inconveniente mette quel pizzico in più di adrenalina di cui ho bisogno in questo periodo della mia vita.
L'unica cosa che non accetto dei laghi a pagamento, e mi permetto di appuntarlo, è la malsana abitudine di alcuni gestori di procurarsi le carpe grosse acquistandole da bracconieri che depredano le nostre acque naturali (e sottolineo bracconieri non pescatori di professione e o allevamenti, che può piacere o non piacere, ma agiscono nella legalità); quando le carpe volanti non arrivano da carpisti che carpisti veri non sono...
Pur senza voler polemizzare a tutti i costi, non si può tacere però sull'atteggiamento di alcuni ragazzi (magari neppure tanto giovani...) che dopo aver catturato pesci di taglia in acque a pagamento, innegabilmente più facili sotto molti aspetti, pensano di essere diventati i migliori carpisti al mondo per poi scontrarsi con la dura realtà quando si trovano a confrontarsi con un grande lago o con la corrente di un fiume.
Nella pesca, come nella vita, ci vuole molta umiltà.
Sembra una frase fatta ma non si finisce mai di imparare ed è anche questo il bello.
Ora che sicuramente mi sono attirato anche qualche antipatia in più (ma, spero, anche la considerazione di quelli che hanno ben capito cosa intendo dire), torno al mio personale modo di interpretare la pesca.
E da qui Andrea continua il suo articolo molto interessante e semplice da capire.
Beh, tutto questo perché di discussioni sui comportamenti ne abbiamo postati parecchi e sempre ben dibattuti ma questo mi sembra ancora più stimolante e può portare a capire meglio l'etica e la disciplina che ci piace.
Concordo in tutto con quello che Andrea Coroi ha scritto e da parte mia non si è creata antipatia ma bensì tanta stima e soledarietà.
Voi carpisti che dite???



Un grande grazie ad Abiss per avermi avvicinato al carpfishing e di avermene fatto innamorare...grazie Enrico!
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Re: Carpisti di seri A o di serie B?
sinceramente la penso cosi pure io ... avevo fatto notare questa cosa prima che ne parlasse Coroi con in questo argomento e se la vogliamo vedere nn hanno parlato di altro in molti altri forum in rete negli ultimi 6-8 mesi ... nn mi ricordo dove, ma vi avevo pure postato una cosa da leggere di un'altro forum, se nn erro era tra "carpe volanti" ma nn vorrei sbagliare ...
infine ci sono molti argomenti anche sul forum dove se ne è già parlato quindi nn trovo nulla di che in questo trattato se nn chi lo ha fatto
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Re: Carpisti di seri A o di serie B?
Nessuna differenza tra persone che rispettano l'ambiente e dil pescato, pagamento od acque libero se uno si comporta bene ha gli stessi diritti e doveri.
Disprezzare ciò che no piace o sminuirlo di valore è un'atteggiamento ignorante,quindi non vi dovrebbero essere differenze tra le due tipologie di acque libere/pagamento.
Il discorso carpe volanti poi è ormai citato ovunque quindi non è che un'altra goccia nel mare, speriamo che parlandone sempre più si possa arginare parte del danno.
Speriamo che piu avanti si vada si sentano meno parole e si vedano piu fatti!
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Re: Carpisti di seri A o di serie B?
Interessante certamente, grazie Salvatore.
Sono completamente d'accordo con Coroi sul fatto fondamentale che il CF in acque libere e quello in laghi a pago hanno pari dignità (il divertimento invece è un fatto soggettivo) ma il suo articolo mi spinge ad una ulteriore osservazione, che tra l'altro andavo rimuginando spesso in questi giorni e precisamente da quando ho postato il tema se sia opportuno o no rendere "pubbliche" le informazioni sui posti nuovi (in acqua libera).
L'osservazione è la seguente: i comportamenti che il carpista assume in laghi a pago sono diversi da quelli che si dovrebbe assumere in acque libere; anche l'approccio tecnico, che fa parte dei comportamenti, è diverso e porta il carpista "a pago" a trascurare (non sempre, ma spesso) alcune sane regole che sono fondamentali nelle acque libere, mi riferisco all'utilizzo di esche e attrezzature di buona qualità, alla pasturazione mirata e piuttosto parca che abbondante, all'attenzione all'ambiente (sì, anche a quella), ed infine perchè no alla pazienza e costanza.
Il mio timore è che carpisti "formati" in cave a pagamento, o che vanno preferenzialmente in queste, quando si trovano in acque libere non modifichino questi comportamenti: non si applichino, non studino, non cerchino di migliorarsi, con l'effetto di arrivare anche a rovinare dei posti altrimenti promettenti.
Faccio un esempio fra tanti: è chiaro che in cava, dove quasi sempre le carpe mangiano poco altro oltre le boiles, me la posso cavare con esche un pò di tutti i tipi mentre in un acqua libera devo preparare i pesci alle esche e nel fare questo devo mettere in pratica non pochi accorgimenti. Questa per esempio è una realtà che io ho imparato solo quest'anno, in buona parte grazie al forum, ma sono convinto che la maggior parte dei carpisti (ahimè) sia lontano dal percepirla.
Spero di essermi spiegato, comunque avanti con l'argomento, è stimolante come pochi (lo avete visto dal romanzo che ho scritto
)
Sono completamente d'accordo con Coroi sul fatto fondamentale che il CF in acque libere e quello in laghi a pago hanno pari dignità (il divertimento invece è un fatto soggettivo) ma il suo articolo mi spinge ad una ulteriore osservazione, che tra l'altro andavo rimuginando spesso in questi giorni e precisamente da quando ho postato il tema se sia opportuno o no rendere "pubbliche" le informazioni sui posti nuovi (in acqua libera).
L'osservazione è la seguente: i comportamenti che il carpista assume in laghi a pago sono diversi da quelli che si dovrebbe assumere in acque libere; anche l'approccio tecnico, che fa parte dei comportamenti, è diverso e porta il carpista "a pago" a trascurare (non sempre, ma spesso) alcune sane regole che sono fondamentali nelle acque libere, mi riferisco all'utilizzo di esche e attrezzature di buona qualità, alla pasturazione mirata e piuttosto parca che abbondante, all'attenzione all'ambiente (sì, anche a quella), ed infine perchè no alla pazienza e costanza.
Il mio timore è che carpisti "formati" in cave a pagamento, o che vanno preferenzialmente in queste, quando si trovano in acque libere non modifichino questi comportamenti: non si applichino, non studino, non cerchino di migliorarsi, con l'effetto di arrivare anche a rovinare dei posti altrimenti promettenti.
Faccio un esempio fra tanti: è chiaro che in cava, dove quasi sempre le carpe mangiano poco altro oltre le boiles, me la posso cavare con esche un pò di tutti i tipi mentre in un acqua libera devo preparare i pesci alle esche e nel fare questo devo mettere in pratica non pochi accorgimenti. Questa per esempio è una realtà che io ho imparato solo quest'anno, in buona parte grazie al forum, ma sono convinto che la maggior parte dei carpisti (ahimè) sia lontano dal percepirla.
Spero di essermi spiegato, comunque avanti con l'argomento, è stimolante come pochi (lo avete visto dal romanzo che ho scritto




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Re: Carpisti di seri A o di serie B?
Più che altro spero che a parlare spesso di tutti i vari aspetti di questa cosa in tutte le sue svariatissime sfumature si possa accrescere in tutti la sensibilizzazione del problema senza andar a disprezzare e ne criticare le scelte altrui.
Forza ragazzi, non scoraggiamoci mai a parlare di queste cose con gli altri, cerchiamo sempre di far rispettare tutto ciò che riteniamo utile e indispensabile, facciamo sempre vedere e capire che queste sono cose veramente importanti.
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Re: Carpisti di serie A o di serie B?
Articolo molto interessante che rispecchia quello che stà succedendo negli ultimi anni!
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Re: Carpisti di serie A o di serie B?
cioè Aneste, cosa sta succedendo negli ultimi anni?aneste24 ha scritto:Articolo molto interessante che rispecchia quello che stà succedendo negli ultimi anni!




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Re: Carpisti di seri A o di serie B?
Ciao Ritchie, mi permetto di dissenziare da quello che hai scritto, sicuramente la differenza di difficoltà di pesca nelle acque libere ed a pagamento è differente e questo penso sa palese per tutti.Ritchie ha scritto:L'osservazione è la seguente: i comportamenti che il carpista assume in laghi a pago sono diversi da quelli che si dovrebbe assumere in acque libere; anche l'approccio tecnico, che fa parte dei comportamenti, è diverso e porta il carpista "a pago" a trascurare (non sempre, ma spesso) alcune sane regole che sono fondamentali nelle acque libere, mi riferisco all'utilizzo di esche e attrezzature di buona qualità, alla pasturazione mirata e piuttosto parca che abbondante, all'attenzione all'ambiente (sì, anche a quella), ed infine perchè no alla pazienza e costanza.
Il mio timore è che carpisti "formati" in cave a pagamento, o che vanno preferenzialmente in queste, quando si trovano in acque libere non modifichino questi comportamenti: non si applichino, non studino, non cerchino di migliorarsi, con l'effetto di arrivare anche a rovinare dei posti altrimenti promettenti.
Quello su cui non concordo è che un carpista che frequenti soprattutto acque a pagamento non abbia lo spirito giusto ed i metodi adeguati,vorrei ricordare che molti carpisti che vanno nei laghetti non è per il vincere facile o per non ottemperare alle ferree regole etiche del carpfishing, magari vanno in quei posti per mancanza di tmepo, perchè non hanno acque libere nelle vicinanze, per impegni famigliari...o semplicemente per trascorrere una giornata serena staccando dallo stress lavorativo...magari portandosi dietro figli e parenti vari... non mi sembra corretto dire che queste persone non siano carpisti se seguono le regole etiche di questa tecnica....
C'è chi poi è più fortunato ed abita vicino a fiumi ed acque libere, allora è piu facile per lui frequentarle......
Forse bisognerebbe definire meglio la parola carpista, teoricamente carpista è chi applica la tecnica del carpfishing per la pesca alla carpa, rispettando ambiente e pescato...... tutto il resto sono espansioni del carpista stesso... a mio avviso se incontrassi una persona che pesca a carpfishing, vedo che slama con cura il pesce, lo adagia sul materassino, lo ossigena e lo rilascia..e tiene pulito la posta..questa persona è già carpista... non c'è bisogno che sia in grado di studiare maniacalmente tutto dalle esche al posto... ricordiamoci che è un di più!
Che la maggior parte di noi abbia tendenze maniacali è un'altro discorso...ma su un discorso di modello di carpista di massa non si puo' imporre la propria passione.... ma si possono imporre solo delle regole...



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Re: Carpisti di serie A o di serie B?
Ritchie ha scritto:cioè Aneste, cosa sta succedendo negli ultimi anni?aneste24 ha scritto:Articolo molto interessante che rispecchia quello che stà succedendo negli ultimi anni!
"L'unica cosa che non accetto dei laghi a pagamento, e mi permetto di appuntarlo, è la malsana abitudine di alcuni gestori di procurarsi le carpe grosse acquistandole da bracconieri che depredano le nostre acque naturali (e sottolineo bracconieri non pescatori di professione e o allevamenti, che può piacere o non piacere, ma agiscono nella legalità); quando le carpe volanti non arrivano da carpisti che carpisti veri non sono..".
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Re: Carpisti di seri A o di serie B?
forse Max a sto giro era un pò troppo frettolosa la tua risposta, è molto più profondo quello che voleva dire Ritchie in quelle righe ... io ho inteso quello che voleva trasmettere, vediamo se replica spiegandosi meglio ...Max74 ha scritto:Ciao Ritchie, mi permetto di dissenziare da quello che hai scritto, sicuramente la differenza di difficoltà di pesca nelle acque libere ed a pagamento è differente e questo penso sa palese per tutti.Ritchie ha scritto:L'osservazione è la seguente: i comportamenti che il carpista assume in laghi a pago sono diversi da quelli che si dovrebbe assumere in acque libere; anche l'approccio tecnico, che fa parte dei comportamenti, è diverso e porta il carpista "a pago" a trascurare (non sempre, ma spesso) alcune sane regole che sono fondamentali nelle acque libere, mi riferisco all'utilizzo di esche e attrezzature di buona qualità, alla pasturazione mirata e piuttosto parca che abbondante, all'attenzione all'ambiente (sì, anche a quella), ed infine perchè no alla pazienza e costanza.
Il mio timore è che carpisti "formati" in cave a pagamento, o che vanno preferenzialmente in queste, quando si trovano in acque libere non modifichino questi comportamenti: non si applichino, non studino, non cerchino di migliorarsi, con l'effetto di arrivare anche a rovinare dei posti altrimenti promettenti.
Quello su cui non concordo è che un carpista che frequenti soprattutto acque a pagamento non abbia lo spirito giusto ed i metodi adeguati,vorrei ricordare che molti carpisti che vanno nei laghetti non è per il vincere facile o per non ottemperare alle ferree regole etiche del carpfishing, magari vanno in quei posti per mancanza di tmepo, perchè non hanno acque libere nelle vicinanze, per impegni famigliari...o semplicemente per trascorrere una giornata serena staccando dallo stress lavorativo...magari portandosi dietro figli e parenti vari... non mi sembra corretto dire che queste persone non siano carpisti se seguono le regole etiche di questa tecnica....
C'è chi poi è più fortunato ed abita vicino a fiumi ed acque libere, allora è piu facile per lui frequentarle......
Forse bisognerebbe definire meglio la parola carpista, teoricamente carpista è chi applica la tecnica del carpfishing per la pesca alla carpa, rispettando ambiente e pescato...... tutto il resto sono espansioni del carpista stesso... a mio avviso se incontrassi una persona che pesca a carpfishing, vedo che slama con cura il pesce, lo adagia sul materassino, lo ossigena e lo rilascia..e tiene pulito la posta..questa persona è già carpista... non c'è bisogno che sia in grado di studiare maniacalmente tutto dalle esche al posto... ricordiamoci che è un di più!
Che la maggior parte di noi abbia tendenze maniacali è un'altro discorso...ma su un discorso di modello di carpista di massa non si puo' imporre la propria passione.... ma si possono imporre solo delle regole...
qui nn si tratta solo di studio e ricerca e rispetto per pesce e pescato, ma di quello che ci circonda e di quello che si usa per pescare, sarebbe un pò come andare in macchina, per capirci meglio guidare un treno senza avere esperienza sufficente (responsabilità), la stessa cosa qui pescare senza sapere alcune cose fondamentali ...
forse ora nn mi sono espresso bene nemmeno io, ma basta dirlo che cerchero di rimediare




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Re: Carpisti di serie A o di serie B?
Io sono d'accordo con i concetti che tutti avete espresso però ciò che max ha detto è giusto se ci pensate bene.
Porto semplicemente il mio esempio, a me piace stare in luoghi anche difficili dove si può davvero fare cf il più possibile, mi piace stare a contatto con la natura anche per più giorni però si deve fare i conti sia con gli impegni che con il denaro.
Qualcuno adesso potrebbe dirmi che il lago a pagamento lo paghi e li spendi quello che devi però se voglio fare cf al massimo dovrei partire con parecchi kg di pastura, boile di tanti tipi e in quantità, magari farei parecchi km in macchina per andarci...se ho voglia di andare ed ho appena una giornata e non voglio spendere più di tanto mi limito ad andare in un lago fips magari come nel mio caso a pochi km da casa.
Poi magari se riesco a fare una vera sessione allora il discorso cambia e non dovrei quindi guardare a tanti fattori come nel primo caso.
Un carpista cerca di essere tale si riconosce immediatamente alche in classico lago a pagamento, lo si riconosce da tante cose, dalla postazione, da come prepara le lenze, dal materassino....
Porto semplicemente il mio esempio, a me piace stare in luoghi anche difficili dove si può davvero fare cf il più possibile, mi piace stare a contatto con la natura anche per più giorni però si deve fare i conti sia con gli impegni che con il denaro.
Qualcuno adesso potrebbe dirmi che il lago a pagamento lo paghi e li spendi quello che devi però se voglio fare cf al massimo dovrei partire con parecchi kg di pastura, boile di tanti tipi e in quantità, magari farei parecchi km in macchina per andarci...se ho voglia di andare ed ho appena una giornata e non voglio spendere più di tanto mi limito ad andare in un lago fips magari come nel mio caso a pochi km da casa.
Poi magari se riesco a fare una vera sessione allora il discorso cambia e non dovrei quindi guardare a tanti fattori come nel primo caso.
Un carpista cerca di essere tale si riconosce immediatamente alche in classico lago a pagamento, lo si riconosce da tante cose, dalla postazione, da come prepara le lenze, dal materassino....



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Re: Carpisti di serie A o di serie B?
premetto che nemmeno io amo i luoghi a pagamento,ma per quello che mi riguarda non ho alcun tipo di problema nei confronti di chi frequenta tali posti,basta che sia fatto con educazione e nel rispetto delle "regole" che noi tutti conosciamo... 

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Re: Carpisti di seri A o di serie B?
Ska ha scritto:forse Max a sto giro era un pò troppo frettolosa la tua risposta, è molto più profondo quello che voleva dire Ritchie in quelle righe ... io ho inteso quello che voleva trasmettere, vediamo se replica spiegandosi meglio ...Max74 ha scritto:Ciao Ritchie, mi permetto di dissenziare da quello che hai scritto, sicuramente la differenza di difficoltà di pesca nelle acque libere ed a pagamento è differente e questo penso sa palese per tutti.Ritchie ha scritto:L'osservazione è la seguente: i comportamenti che il carpista assume in laghi a pago sono diversi da quelli che si dovrebbe assumere in acque libere; anche l'approccio tecnico, che fa parte dei comportamenti, è diverso e porta il carpista "a pago" a trascurare (non sempre, ma spesso) alcune sane regole che sono fondamentali nelle acque libere, mi riferisco all'utilizzo di esche e attrezzature di buona qualità, alla pasturazione mirata e piuttosto parca che abbondante, all'attenzione all'ambiente (sì, anche a quella), ed infine perchè no alla pazienza e costanza.
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Dipende cosa si intende per carpista di cava, io sono d'accordo con max perchè io oltre ad essere minorenne e quindi non ho la possibilità di spostarmi non ho neanche fiumi per praticare il carpfishing nelle vicinanze, il tratto di Po che c'è dalle mie parti è davvero uno schifo!!! Io pesco, a parte ad arborelle in staffora, sempre in cave a pagamento ma non per questo se andassi in un fiume avrei un comportamento scorretto, ogni posto a un suo regolamento e di conseguenza in ogni posto i comportamenti da tenere sono differenti. Tutto dipende dal buon senso di ogni persona non credo che se uno fin da piccolo è abituato a pescare in cava poi non possa cimentarsi nella scoperta del fiume. é vero non bisogna sopravvalutarsi ed essere convinti che il successo ottenuto in una cava faccia di se un carpista eccellente. Io neanche in cava ne ho presa mai una di carpa son dovuto andare in un carpodromo



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Re: Carpisti di serie A o di serie B?
vedo che nn avete interpretato bene quello che volevo dire, ma riprendero il discorso in un secondo momento, ora sono solo di passaggio ...



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Re: Carpisti di serie A o di serie B?
Ritchie ha scritto:Interessante certamente, grazie Salvatore.
Sono completamente d'accordo con Coroi sul fatto fondamentale che il CF in acque libere e quello in laghi a pago hanno pari dignità (il divertimento invece è un fatto soggettivo) ma il suo articolo mi spinge ad una ulteriore osservazione, che tra l'altro andavo rimuginando spesso in questi giorni e precisamente da quando ho postato il tema se sia opportuno o no rendere "pubbliche" le informazioni sui posti nuovi (in acqua libera).
L'osservazione è la seguente: i comportamenti che il carpista assume in laghi a pago sono diversi da quelli che si dovrebbe assumere in acque libere; anche l'approccio tecnico, che fa parte dei comportamenti, è diverso e porta il carpista "a pago" a trascurare (non sempre, ma spesso) alcune sane regole che sono fondamentali nelle acque libere, mi riferisco all'utilizzo di esche e attrezzature di buona qualità, alla pasturazione mirata e piuttosto parca che abbondante, all'attenzione all'ambiente (sì, anche a quella), ed infine perchè no alla pazienza e costanza.
Il mio timore è che carpisti "formati" in cave a pagamento, o che vanno preferenzialmente in queste, quando si trovano in acque libere non modifichino questi comportamenti: non si applichino, non studino, non cerchino di migliorarsi, con l'effetto di arrivare anche a rovinare dei posti altrimenti promettenti.
Faccio un esempio fra tanti: è chiaro che in cava, dove quasi sempre le carpe mangiano poco altro oltre le boiles, me la posso cavare con esche un pò di tutti i tipi mentre in un acqua libera devo preparare i pesci alle esche e nel fare questo devo mettere in pratica non pochi accorgimenti. Questa per esempio è una realtà che io ho imparato solo quest'anno, in buona parte grazie al forum, ma sono convinto che la maggior parte dei carpisti (ahimè) sia lontano dal percepirla.
Spero di essermi spiegato, comunque avanti con l'argomento, è stimolante come pochi (lo avete visto dal romanzo che ho scritto )
Secondo me in due diversi modi avete espresso il solito concetto.Max74 ha scritto:Ciao Ritchie, mi permetto di dissenziare da quello che hai scritto, sicuramente la differenza di difficoltà di pesca nelle acque libere ed a pagamento è differente e questo penso sa palese per tutti.
Quello su cui non concordo è che un carpista che frequenti soprattutto acque a pagamento non abbia lo spirito giusto ed i metodi adeguati,vorrei ricordare che molti carpisti che vanno nei laghetti non è per il vincere facile o per non ottemperare alle ferree regole etiche del carpfishing, magari vanno in quei posti per mancanza di tmepo, perchè non hanno acque libere nelle vicinanze, per impegni famigliari...o semplicemente per trascorrere una giornata serena staccando dallo stress lavorativo...magari portandosi dietro figli e parenti vari... non mi sembra corretto dire che queste persone non siano carpisti se seguono le regole etiche di questa tecnica....
C'è chi poi è più fortunato ed abita vicino a fiumi ed acque libere, allora è piu facile per lui frequentarle......
Forse bisognerebbe definire meglio la parola carpista, teoricamente carpista è chi applica la tecnica del carpfishing per la pesca alla carpa, rispettando ambiente e pescato...... tutto il resto sono espansioni del carpista stesso... a mio avviso se incontrassi una persona che pesca a carpfishing, vedo che slama con cura il pesce, lo adagia sul materassino, lo ossigena e lo rilascia..e tiene pulito la posta..questa persona è già carpista... non c'è bisogno che sia in grado di studiare maniacalmente tutto dalle esche al posto... ricordiamoci che è un di più!
Che la maggior parte di noi abbia tendenze maniacali è un'altro discorso...ma su un discorso di modello di carpista di massa non si puo' imporre la propria passione.... ma si possono imporre solo delle regole...



Un grande grazie ad Abiss per avermi avvicinato al carpfishing e di avermene fatto innamorare...grazie Enrico!
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